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Open source Chiariamoci le idee parte I

Scritto da stefano il 29/04/2009 19:08:29

Ciao a tutti dopo l'aperitivo di oggi mi sono chiesto quanto realmente ne sappiamo tutti noi di open source, così ho deciso di inserire una serie di topic sull'argomento, non so se potranno servire per la nostra formazione o per le pubblicazioni future.
Qui di seguito inserisco una copia tradotta della definizione ufficiale di open source

Il termine "open source" venne coniato agli inizi del 1998 su iniziativa di Bruce Perens, Eric S. Raymond, Hall, Tim O'Reilly, Linus Torvalds e altri importanti sviluppatori della comunità Free Software, come allora veniva chiamata. L'obiettivo principale era quello di rendere l'idea del software libero più accettabile all'ambiente commerciale, evitando le posizioni intransigenti di Stallman e contemporaneamente evitare l'equivoco generato dalla parola "free" in inglese (che significa sia gratuito che libero). La parola "source" stava a sottolineare il fatto che un software non è tanto il programma eseguibile, quanto il suo punto di partenza, il sorgente appunto.

Il software a codice aperto si basta su quattro libertà

Libertà 0: Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo.
Libertà 1: Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità. L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo.
Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.


Open source (sorgente aperta) non significa semplicemente accesso al codice sorgente. La distribuzione in termini di programmi open-source deve soddisfare i seguenti criteri:

1. Ridistribuzione Libera e Gratuita
La licenze non potranno limitare alcuno dal vendere o donare i programmi come componenti di una distribuzione aggregata di software contenenti programmi di varia origine. La licenza non potrà richiedere royalties o altri pagamenti per tali vendite.

Motivo: Imponendo la licenza a richiedere una redistribuzione libera e gratuita, eliminiamo la tentazione di gettare alle ortiche molti guadagni di lungo periodo per fare qualche lira di breve periodo con le vendite. Se non lo facessimo ci sarebbe una forte pressione all’abbandono sui collaboratori.

2. Codice Sorgente
Il programma deve includere il codice sorgente, e deve permetterne la distribuzione così come per la forma compilata. Dove alcune forme di un prodotto non sono distribuite con codice sorgente, ci deve essere un modo ben pubblicizzato di ottenerne il codice sorgente per niente più di una ragionevole riproduzione; preferibilmente, per via dei costi, scaricandolo da Internet gratis. Il codice sorgente deve essere la forma preferita in cui un programmatore modificherebbe il programma. Codice sorgente deliberatamente obnubilato non è permesso. Forme intermedie come l’output di un preprocessore o traduttore non sono permesse.

Motivo: Richiediamo accesso al codice sorgente in chiaro perché non puoi migliorare i programmi senza modificarli. Siccome il nostro obbiettivo è rendere l’evoluzione facile, richiediamo che le modifiche siano facilitate.

3. Prodotti Derivati
La licenza deve permettere modifiche e prodotti derivati, e deve permettere loro di essere distribuiti sotto le stesse condizioni della licenza del software originale.

4. Integrità del Codice Sorgente dell’Autore
La licenza potrà impedire il codice sorgente dall’essere redistribuito in forma modificata solo se la licenza consentirà la distribuzione di pezze ("patch files") con il codice sorgente al fine di modificare il programma all’installazione. La licenza deve esplicitamente permettere la distribuzione del software costruito da un diverso codice sorgente. La licenza può richiedere che i lavori derivati abbiano un nome diverso o versione diversa dal software originale.

Perciò, una licenza open-source deve garantire che il codice sorgente sia prontamente disponibile, ma può richiedere che esso sia distribuito come sorgente originale di base più le pezze. In questo modo, i cambiamenti "non ufficiali" possono essere disponibili ma prontamente distinti dal codice di base.

5. Nessuna Discriminazione contro Persone o Gruppi
La licenza non deve discriminare alcuna persona o gruppo di persone.

Alcuni paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno restrizioni alle esportazioni per certi tipi di software. Una licenza conforme all’OSD può avvertire i licenziati di restrizioni applicabili e ricordare loro che sono obbligati a rispettare la legge; comunque, non potrà incorporare tali restrizioni essa stessa.

6. Nessuna Discriminazione contro Campi d’Applicazione
La licenze non deve impedire ad alcuno da far uso del programma in un ambito specifico. Per esempio, non potrà impedire l’uso del programma nell’ambito di un’impresa, o nell’ambito della ricerca genetica.

7. Distribuzione della Licenza
I diritti allegati a un programma devono valere a tutti coloro cui il programma è redistribuito senza necessità dell’emissione di una addizionale licenza da parte dei licenziatari.

8. La Licenza non deve essere Specifica a un Prodotto
I diritti allegati al programma non devono dipendere dall’essere il programmma parte di una particolare distribuzione di software. Se il programma è estratto da quella distribuzione e usato o distribuito all’interno dei termini delle licenze del programma, tutte le parti cui il programma è ridistribuito dovranno avere gli stessi diritti che sono garantiti nel caso della distribuzione di software originale.

9. La Licenza non deve Porre Vincoli su Altro Software
La licenza non deve porre restrizioni su altro software che è distribuito insieme al software licenziato. Per esempio, la licenza non dovrà insistere che tutti gli altri programmi distribuiti sugli stessi supporti siano software open-source.

Per ora e tutto ci sentiamo più avanti.

Ultimo aggiornamento 16/01/2020 20:14:47